L’invecchiamento cutaneo è la conseguenza di diversi fattori: l’età, la predisposizione genetica, la nutrizione (CRONOAGING), o fattori esterni come il sole (FOTOAGING) e lo stress.
In seguito alla presenza di questi fattori si ha una riduzione della presenza e produzione di acido ialuronico, collagene ed elastina, con possibile formazione di inestetismi come rughe, che si evidenziano inizialmente solo con la mimica per poi diventare presenti anche in condizione di riposo; Le discromie (alterazione della colorazione della cute) teleangectasie (dilatazione ed evidenza di capillari) e l’ispessimento cutaneo sono segni legati al CRONOAGING e al FOTOAGING.
L’invecchiamento può essere contrastato ripristinando le concentrazioni di acido ialuronico, collagene ed elastina, proteggendo le membrane cellulari con sostanze antiossidanti, favorendo la proliferazione dei fibroblasti che sono le cellule di sostegno della cute. In questo modo si può migliorare l’idratazione, l’elasticità, la rugosità superficiale, la tonicità, la luminosità e il turnover cellulare.
Le tecniche che possono essere utilizzate per promuovere una progressiva riduzione sono: biostimolazione, peeling, carbossiterapia, fili di biostimolazione, alimentazione corretta e attenzione ai ritmi circadiani.
La biostimolazione è una tecnica che prevede delle multiple iniezioni di prodotti a livello superficiale del derma. I materiali che si utilizzano possono essere a base di acido ialuronico puro o addizionato di aminoacidi, vitamine e polinucleotidi. Può essere effettuato in qualsiasi zona del viso, collo, mani e décolleté. Gli effetti collaterali possono essere il dolore dell’ago, anche se limitato visto l’utilizzo di aghi molto sottili; il bruciore, dato dal prodotto quando lo stesso ha un PH molto acido (ad es. vitamine); Il sanguinamento e l’ecchimosi che potrà formarsi subito o a distanza di qualche tempo, ma che regredisce in un paio di settimane. Chi soffre di malattie autoimmuni della pelle, herpes in fase attiva, allergie, stato di gravidanza o allattamento non può sottoporsi a questi trattamenti.
Il protocollo terapeutico prevede l’esecuzione di 4-6 sedute a distanza di 15 giorni una dall’altra a seconda del tipo di pelle.
Il peeling è una tecnica che prevede l’applicazione di una sostanza liquida o gelatinosa sulla cute del viso che determina, grazie al suo potere acido, l’esfoliazione o l’irritazione della pelle in maniera controllata. Esistono peeling più o meno forti che agiscono in un piano più o meno profondo dell’epidermide o del derma. L’irritazione determina una successiva esfoliazione provocando un’accelerazione del normale turnover della pelle, si avrà quindi, successivamente, un tessuto più idratato, liscio, chiaro. Questo trattamento è utile in caso di pelle con colorito spento, imperfezioni, rughe, acne, macchie, cheratosi attiniche (ispessimento).
La scelta del prodotto più idoneo dipende dal tipo di pelle e dal periodo dell’anno che viene effettuato. Generalmente si prediligono i mesi invernali, in quanto nelle settimane successive al trattamento bisogna proteggere la pelle dai raggi ultravioletti con una crema che va applicata anche più volte al giorno. E’ bene non fare anche dei trattamenti esfolianti, saune, bagno turco e lampade. Anche il freddo intenso (temperature sotto lo zero) può limitare l’utilizzo di questo trattamento.
Il trattamento può essere fatto un’unica volta o più a seconda del tipo di inestetismo presentato. Gli effetti collaterali possono essere rossore e gonfiore della zona trattata che si risolvono in uno o due giorni.
La carbossiterapia è una tecnica iniettiva che prevede l ‘iniezione di un gas medicale a base di anidride carbonica. Essendo un elemento che produciamo noi stessi non ci possono essere problemi di allergia o di intolleranze. Lo scopo è quello di favorire la circolazione cutanea e l’ossigenazione del tessuto. Viene iniettato a livello molto superficiale o poco più in profondità. Anche in questo caso ci può essere un rischio di sanguinamento e di ecchimosi. Si fanno dei cicli da 4 a 6 sedute settimanali.
I fili di biostimolazione sono dei fili di materiale riassorbibile che vengono inseriti nel sottocute con azione bioristrutturante. L’azione è quella di tendere il tessuto e di favorire la produzione di collagene. Si hanno effetti a breve e a lungo termine. Si può fare una seduta di mantenimento dopo 12-18 mesi.
L’Alimentazione corretta sta alla base di tutto, perché permette di integrare le scorte dei nostri sistemi naturali di invecchiamento, facendo sì che in questo inevitabile processo si possa vivere meglio affrontandolo con una vera prevenzione.
Tutte le tecniche possono essere integranti tra loro.
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